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I luoghi di Modigliani tra Livorno e Parigi - Casa Natale Amedeo Modigliani

Aggiornamento: 20 gen 2019


Il progetto foto-narrativo "I luoghi di Modigliani tra Livorno e Parigi" nasce nel 2014, in occasione dei 130 dalla nascita del grande artista.

Lo scopo è quello di raccontare la vita di un uomo e un artista fotografando, così come sono oggi, i luoghi dove ha vissuto e lavorato, per mostrarne (anche) le trasformazioni architettoniche, sociali e culturali.


Il progetto è composto da 45 luoghi e 45 racconti, dalla nascita alla morte di "Dedo". Le foto sono di Luca Dal Canto, i racconti di Luca Dal Canto e Anita Galvano e le illustrazioni di Enrica Mannari.


La prima mostra, allestita a Livorno durante Effetto Venezia 2014 (Bottega del Caffè), ha riscosso un successo incredibile con oltre 3 mila visitatori e da lì, tra il 2014 e il 2017, si sono succedute le esposizioni itineranti: Livorno (Palazzo delle Palle di Marmo, Giornate del Fai, Casa Natale Modigliani, Fortezza Vecchia), Pisa (Palazzo Blu), Torino (Torre di Abele) e Strasburgo (Odyssée).

Nel 2020, per i 100 anni dalla morte di Amedeo Modigliani, I luoghi di Modigliani sarà probabilmente a Parigi.


Sempre nel 2014 è stato inoltre pubblicato il libro-catalogo edito da Erasmo, con le prefazioni di Giorgio Cricco e Murielle Levy.

Oggi cominciamo con la Casa Natale di Via Roma 38 a Livorno.


Eugenia Garsin e Flaminio Modigliani (entrambi di origine ebraica) si trasferirono definitivamente a Livorno nel 1872. La casa di via Roma, ricorda Eugenia, era «molto grande, piena di domestici; la tavola sempre imbandita per un’infinità di parenti e amici romani; ricevimenti di gala nei salotti del primo piano, oppure nel salotto del piano terreno che dava sul giardino.»


Ma non fu sempre così. Le fortune delle due famiglie di commercianti ebbero infatti alti e bassi che toccarono il culmine proprio nel 1884 quando nacque Amedeo, che in questa casa intraprese poi i primi studi con la madre direttrice dell’Istituto Garsin-Modigliani, fondato nel 1886.


Si racconta che il 12 luglio del 1884, durante il travaglio di Dedo, un ufficiale giudiziario bussò al portone di via Roma per pignorare i mobili. Ricordando la legge che vietava di toccare il letto di una partoriente, immediatamente tutti gli oggetti meno ingombranti furono messi sul letto della donna, evitando così il peggio.


Oggi la casa è un museo aperto su appuntamento che espone molti documenti e fotografie che raccontano la vita di Amedeo.



(c) foto Luca Dal Canto

(c) testi Luca Dal Canto


www.iluoghidimodigliani.com

https://casanataleamedeomodigliani.com/

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