di Anita Galvano - Tra le sale dell’Institute Lumière di Lione, il museo del Cinema all’interno della ex fabbrica dove Auguste e Louise Lumière girarono il primo filmato del Cinematografo, ci si trova davanti a un “film” datato 1896 il cui scorcio risulta molto familiare.
Nel breve filmato che riprende i canoni stilistici dell’epoca, a metà tra documentarismo e comicità, e intitolato “Maltempo in un porto (girato in Italia)”, una barca a remi cerca di uscire in mare aperto durante una tempesta. L’inquadratura mostra la punta dei bagni Pancaldi con il Romito sullo sfondo. L’ipotesi che sia Livorno è consolidata dal fatto che proprio nel luogo dove è piazzata la macchina da presa, nell’estate del 1896 i fratelli Lumière portarono in tour la loro invenzione brevettata l’anno precedente.
Il luogo prescelto fu il parco Eden-Montagne Russe situato all’altezza di quella che neanche quarant’anni dopo diventerà la terrazza sul mare più bella d’Italia. Tra le prime città in Europa a ospitare il “cinematografo”, Livorno fu infatti scelta dai fratelli lionesi perché considerata uno dei centri turistici più importanti del Mediterraneo. Il primo spettacolo labronico, al costo di 50 centesimi di lire, è datato 30 giugno 1896, e grazie all’incredibile successo il macchinario rimase in città addirittura per tre mesi. Alcuni articoli dell’epoca raccontano inoltre di due filmati – mai ritrovati - realizzati a Livorno dall’”agente” Monsieur Boisson, uno in una trattoria e uno all’Eden. Tutto ciò fa pensare che ne possano esistere altri, tra cui appunto quello mostrato ai migliaia di visitatori del magico percorso museale dell’Institute Lumière.
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