Fossi Reali, Livorno
Modigliani adorava suo nonno Isacco; era incantato dal suo fascino e dai suoi modi squisiti.
Isacco Garsin, che morì nel 1894, era un divoratori di libri e parlava sette lingue. I due amavano passeggiare per le strade della vecchia città e lungo il Fosso Reale fino al porto, parlando di filosofia, storia e letteratura. Davanti al mare di Livorno i due trascorrevano giornate interminabili a giocare a scacchi, cantare ballate ebraiche e recitare Dante.
E’ da lui che Amedeo, più tardi soprannominato “il filosofo”, apprese quell’atteggiamento riflessivo che lo contraddistinse per tutta la vita.
(c) foto Luca Dal Canto
(c) testi Luca Dal Canto
(c) illustrazioni Enrica Mannari
www.iluoghidimodigliani.com
Comments